Myristica fragrans è un albero originario delle isole Molucche (Indonesia) ed oggi coltivato nelle zone intertropicali. Parti del suo frutto vengono commercializzate come spezie: il seme decorticato è la noce moscata, mentre la parte esterna che lo ricopre fornisce il macis.

La noce moscata (da “noce di Mascate” che non è il luogo di origine ma è il posto dal quale cominciò ad essere commercializzata) è una spezia usata in cucina. Il seme della pianta, di forma ovale arrotondata, ha sapore e odore particolari, dovuti alla presenza di un olio aromatico.

È una coltivazione assolutamente tropicale. Il primo raccolto si ottiene dopo 7-9 anni dall’impianto e la piena produzione dopo 20 anni. La pianta può essere riprodotta per seme, ma frequentemente è propagata per via vegetativa (talee), tale ultima pratica è preferita in quanto è possibile propagare in maniera controllata gli esemplari femminili alternati ai maschili, i femminili sono ovviamente quelli che producono le noci (la pianta è dioica, quindi i due sessi sono su piante diverse).

Agli inizi del Settecento, per le sue caratteristiche di antisettico fu considerato come rimedio per oltre cento malattie. Attenua nausea, vomito e diarrea, mentre il burro è efficace per uso esterno contro i dolori reumatici e nevralgici. Migliora la digestione, incrementa i movimenti peristaltici intestinali, favorisce il flusso biliare.
Ad elevati dosaggi ha un effetto simil-stupefacente, che provoca allucinazioni e convulsioni.[senza fonte]
I principali costituenti attivi sono: la miristicina, l’elemicina e il safrolo.

Sebbene in ambito culinario sia ragionevole l’assunzione solo in piccoli quantitativi, in passato fu usato in alte dosi, in tali ultime condizioni fu utilizzato come abortivo: se è consumato in alte dosi, inibisce la produzione di prostaglandine che possono influenzare lo sviluppo del feto.
Il blocco nella sintesi di prostaglandine con applicazioni ad uso topico nel cuoio capelluto, svolge un ruolo anticalvizie.

Oggi questa spezia è molto usata in cucina come ingrediente di dolci, budini e creme e anche della salsa besciamella, di purèe verdure lesse. Spesso, nella cucina italiana, viene aggiunta nei ripieni, tradizionalmente per tortellini, ravioli e cannelloni fatti a base di carne, formaggio o spinaci. Il suo aroma, in quantità moderate, è gradevole, caldo, piccante, esotico.

fonte – Wikipedia